SACRE SPOGLIE MORTALI DEL
MONACO SALVO?
(di Evaristo Sparvieri)
Nel periodico “INFORMA” relativo al mese di novembre 2009,
emesso dal Comune di San Salvo, appare un articolo riguardante
gli scavi archeologici che, attualmente, si stanno effettuando
nella piana del Trigno e precisamente nella zona attinente
all’area contenente i vetusti ruderi della medievale abazia
monastica intitolata ai Santi Vito e Salvo.
In detto articolo è detto che fra l’altro, sono stati rinvenuti
alcuni sacelli funeraru contenenti resti umani e che potrebbero
essere molto importanti per la ricerca e per avere informazioni
utili circa iil modo di vivere della comunità occupante lo
scomparso Monastero.
Da quanto le tradizioni ci tramandano ( siano esse di natura
ufficiale che di altra ) è acquisito, ormai per certo che detta
Abazia è stata fondata dai Monaci Cistercensi, provenienti dal
Monastero di Montecassino, dietro richiesta di Ruggero I, Re di
Napoli, e che fu intitolata a San Vito.
Solo in un secondo tempo prese il nome di Abazia dei Santi Vito
e Salvo, e precisamente quando quest’ultimo (monaco della stessa
comunità), passò a miglior vita e fu elevato agli onori
dell’altare per la sua vita condotta in odore di santità .
Da quanto tranandato si deduce, quindi, che il monaco Salvo, è
sicuramente deceduto nell’Abazia in parola, e che pertanto, la
sepoltra delle sue spoglie con molta probabilità sia avvenuta in
“loco decessionis” e non in luogo diverso.
Se così potrebbe essere, sarebbe il caso di recuperare eventuali
resti umani ed, anche nel dubbio, attribuirli e farli consacrare
al Santo, di cui San Salvo si onora di portarne il nome.
Evaristo Sparvieri