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Ogni mondo è paese, ma il mio paese è il mio mondo.
Fernando Sparvieri

Sfogliando pagine ingiallite dal tempo, ho incontrato mio padre.
Fernando Sparvieri

Sopr'a 'na culline tra li fiure
se trove stu paese 'ncantate,
sciabbindette chi ci l'ha piantate
loche chiù belle 'n pute' truvà.
Evaristo Sparvieri


LA MINARA

di Evaristo Sparvieri



 La minara

Lo sapevi che a San Salvo fino all’anno1943, e proprio alla punta del  giardinetto  del  Monumento  ai  Caduti  in  guerra (alla confluenza tra Via Roma e Corso Umberto) vi  era  una  grande  anfora  in  terra   cotta e a forma perfettamente sferica, del diametro di circa un metro e mezzo con  un ’apertura   superiore   circolare,  sul  cui  bordo  (a collare) vi erano incise le lettere  L  X   ?

Quale significato potesse avere quella incisione, è rimasto sempre nel dubbio: non si  è mai  potuto  appurare  se  si trattasse  di   una  data  espressa  in  cifre  romane , o  di  iniziali riguardanti il nome della persona  che  ne  era  il possessore.

Si supponeva che quel grande e caratteristico recipiente, rimasto per secoli interrato e sconosciuto a  molte generazioni, non fosse altro che un contenitore per deposito di cereali o di sostanze liquide (ipotesi quest’ultima, poco attendibile, data la eccessiva grandezza  di esso per poter essere destinato a tale uso).

Dal popolo veniva chiamato “La Minara”:termine usato, negli anni passati a San Salvo, per indicare un grande recipiente di terra cotta, di cui ogni famiglia ne era provvisto, onde assicurarsi, per la durata di qualche settimata, una sufficiente provvista di acqua per uso domestico,essendo, nel paese, qualche fontana ed alcuni pozzi privati.

Ma la “Minara”, per i Sansalvesi, non costituiva solo un freddo oggetto da osservare e da conservare, ma qualcosa di alto valore storico ed affettivo, per cui si sentivano fortemente legati ad essa, poiché costituiva un anello di congiunzione tra il presente ed il passato di questa nostra Gente.

Il suo ritrovamento avvenne nel 1931 , e precisamente durante i lavori di scavo per la realizzazione della rete idrica, allorchè, San Salvo, si associò al Consorzio “Acquedotto del Sinello” a cui, già da tempo, vi avevano aderito parecchi Comuni della nostra zona e di quelle limitrofe.

E’ da ricordare, che a poca distanza da essa,è  stato rinvenuto un  altro recipiente della stessa forma, ma di dimensioni più piccole, che non è stato possibile poterlo recuperare per essersi spaccato al momento del recupero stesso.

 Ma la “Minara” dove è andata a finire? Perché non esiste più ?

Durante le operazioni belliche dell’autunno 1943, allorchè il nostro paese subì massicci bombardamenti da parte delle artiglierie inglesi, per annientare la resistenza tedesca, la “Minara”, venne colpita, e ridotta in frantumi, per cui è stato assolutamente impossibile recuperarla per, poi, poterla ancora conservare e trasmetterla alle future nuove generazioni.

Evaristo Sparvieri