LA MINARA
di Evaristo Sparvieri

La minara
Lo sapevi che a San Salvo fino all’anno1943, e proprio alla
punta del giardinetto del Monumento
ai Caduti in guerra (alla confluenza tra Via
Roma e Corso Umberto) vi era una grande
anfora in terra cotta e a forma
perfettamente sferica, del diametro di circa un metro e mezzo
con un ’apertura superiore
circolare, sul cui bordo (a collare) vi
erano incise le lettere L X ?
Quale significato potesse avere quella incisione, è rimasto
sempre nel dubbio: non si è mai potuto
appurare se si trattasse di
una data espressa in cifre romane
, o di iniziali riguardanti il nome della
persona che ne era il possessore.
Si supponeva che quel grande e caratteristico recipiente,
rimasto per secoli interrato e sconosciuto a molte
generazioni, non fosse altro che un contenitore per deposito di
cereali o di sostanze liquide (ipotesi quest’ultima, poco
attendibile, data la eccessiva grandezza di esso per poter
essere destinato a tale uso).
Dal popolo veniva chiamato “La Minara”:termine usato, negli anni
passati a San Salvo, per indicare un grande recipiente di terra
cotta, di cui ogni famiglia ne era provvisto, onde assicurarsi,
per la durata di qualche settimata, una sufficiente provvista di
acqua per uso domestico,essendo, nel paese, qualche fontana ed
alcuni pozzi privati.
Ma la “Minara”, per i Sansalvesi, non costituiva solo un freddo
oggetto da osservare e da conservare, ma qualcosa di alto valore
storico ed affettivo, per cui si sentivano fortemente legati ad
essa, poiché costituiva un anello di congiunzione tra il
presente ed il passato di questa nostra Gente.
Il suo ritrovamento avvenne nel 1931 , e precisamente durante i
lavori di scavo per la realizzazione della rete idrica,
allorchè, San Salvo, si associò al Consorzio “Acquedotto del
Sinello” a cui, già da tempo, vi avevano aderito parecchi Comuni
della nostra zona e di quelle limitrofe.
E’ da ricordare, che a poca distanza da essa,è stato
rinvenuto un altro recipiente della stessa forma, ma di
dimensioni più piccole, che non è stato possibile poterlo
recuperare per essersi spaccato al momento del recupero stesso.
Ma la “Minara” dove è andata a finire? Perché non esiste
più ?
Durante le operazioni belliche dell’autunno 1943, allorchè il
nostro paese subì massicci bombardamenti da parte delle
artiglierie inglesi, per annientare la resistenza tedesca, la
“Minara”, venne colpita, e ridotta in frantumi, per cui è stato
assolutamente impossibile recuperarla per, poi, poterla ancora
conservare e trasmetterla alle future nuove generazioni.
Evaristo Sparvieri