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Ogni mondo è paese, ma il mio paese è il mio mondo.
Fernando Sparvieri

Sfogliando pagine ingiallite dal tempo, ho incontrato mio padre.
Fernando Sparvieri

Sopr'a 'na culline tra li fiure
se trove stu paese 'ncantate,
sciabbindette chi ci l'ha piantate
loche chiù belle 'n pute' truvà.
Evaristo Sparvieri


CHI ERANO I BRIGANTI

(di Evaristo Sparvieri)


Il termine “ Brigante “ è un aggettivo sostantivato derivante dal participio presente del verbo “brigare” che ha come significato letterario “occuparsi dei fatti altrui con cattiveria, malignità e altre azioni di natura deleteria e malvagia.

Ma chi erano i briganti ?

Forse non molti sanno che essi non erano altro che “Patrioti” che, fedeli al proprio Re Francesco I di Borbone, si battevano per la liberazione del Regno delle due Sicilie dall’occupazione piemontese avvenuta nel 1860 in seguito alle lotte per l’unità d’Italia.

Oggi essi andrebbero sotto il nome di “Partigiani”, facenti parte di un movimento patriottico denominato “Resistenza”.

L’appellativo di “Briganti” in senso dispregiativo, venne loro attribuito da chi non era d’accordo con il loro movimento di liberazione nazionale e che, pertanto, era a favore dei moti risorgimentali, tendenti alla completa unificazione di tutto il territorio italiano, sotto la guida di Casa Savoia, già regnante in buona parte d’Italia.

In difesa delle loro azioni “sovversive” il governo d’ occupazione li dichiarò “fuori legge” additandoli quali elementi di pubblico pericolo, di disordine sociale e di spietata anarchia a danno dell’intera collettività.

Il popolo minuto, benchè fosse a conoscenza che i “briganti” non avessero alcuna intenzione ostile, nei loro confronti, li temeva ugualmente , ritenendoli capaci di dare adito ad azioni pericolose anche a danno di persone erroneamente sospettate e additate quali ad essi ostili o maldicenti.

In effetti, però, i“briganti”combattevano solamente gli adepti ed i simpatizzanti dei nuovi governanti, ritenendoli “facciavolta e traditori” della Patria.

La nostra Cittadina non rimase avulsa da tale storico avvenimento, per cui, ancora oggi, resistono interessanti aneddoti riguardanti il caso, spesso derivanti da fatti non solo veramente accaduti ma anche da quelli scaturiti dalla fantasia popolare, con dovizia di immaginazioni surreali o pervase da estorte notizie, fino a noi pervenute attraverso i racconti tramandatici dai nostri antenati.
E’ da mettere in evidenza che se i Borboni fossero rientrati al potere, i “briganti” sopravvisuti sarebbero stati considerati “Eroi nazionali” mentre i “ Caduti” sarebbero stati assurti al ruolo di “Martiri della libertà”.

Evaristo Sparvieri