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Ogni mondo è paese, ma il mio paese è il mio mondo.
Fernando Sparvieri










Il coro degli angeli ti accolga in Paradiso
Fernando Sparvieri















E' volato in cielo Romano Di Falco

di Fernando Sparvieri



Questa mattina, in piazza, soffermandomi a leggere i manifesti funebri, ho appreso la ferale notizia che, il 30 Agosto 2021, è volato in cielo in quel di Moie di Maiolati Spontini (AN), dopo breve malattia, il geom. Romano Di Falco, sansalvese.

Era figlio di Ujèrme (Guglielmo) Di Falco, famosissimo sarto d'altri tempi, che aveva concepito, se ricordo bene, come tante altre famiglie dell'epoca, ben 10 figli, di cui 4 maschi e 6 femmine. Non so se Romano fosse l’ultimo. Aveva 91 anni. Il primo era Lamberto, amico di mio padre, anch’egli emigrato in giovane età non so dove, dopo aver lavorato al Comune, come impiegato, persona che gli anziani ricordano tutt'oggi, con affetto, stima e simpatia.

Non lo conoscevo benissimo Romano, data la differenza generazionale, anche se qualche volta, quando tornava d’estate, e nell’ultimo ventennio lo faceva spesso, con molta discrezione mi ero fermato a parlare brevemente con Lui.

Era persona distinta, dal portamento fiero e signorile, un bell’uomo, come si direbbe a persone di bell'aspetto. Amico intimo di Emilio Del Villano, di Sandruccie (Alessandro) Cilli, anch’egli da poco deceduto, ed altri suoi amici coetanei sansalvesi, quasi tutti emigrati in gioventù, d'estate facevano gruppo dinanzi al Bar Bruno, felici di ritrovarsi di nuovo insieme, ad un appuntamento annuale che era diventata consuetudine.

Era un figlio di San Salvo, Romano, che il destino, come tanti altri suoi coetanei, aveva portato felicemente lontano, ma che non era riuscito a fargli dimenticare il suo paese natio, a cui era rimasto legato da un cordone ombelicabile impossibile da recidere.

Ricordo benissimo suo padre, Guglielmo. Era già anziano quando io ero piccolo. Aveva i capelli bianchissimi e non era molto alto, al contrario di suo figlio Romano, che era elegante nella sua altezza.

Era un personaggio in paese Gugliemo, il suo papà. Era un sarto, ma una delle pochissime persone popolari istruite. A lui si rivolgevano i sansalvesi quando vi era da scrivere qualcosa, come un contratto privato, l'elenco dei capi di biancheria della dote delle spose, le lettere ai figli in guerra o emigrati lontano, in qualche parte sperduto del pianeta. Ad istruirlo era stata la sua zia materna, maestra elementare, che si prese cura di lui quand'era ancora bambino, dopo essere rimasto orfano, della sua mamma.

Quella sua zia si chiamava Clorinda Del Corpo, sorella della madre, che era la mia bisnonna, madre di mio nonno paterno Mastre Antonie Sparvieri (Amerigo Antonio Sparvieri), di origini mafaldesi.

Aveva avuto 10 figli il nostro Guglielmo e vi è anche qualche simpatico aneddoto su di lui. Si racconta che una sera se ne andò al Circo Borzacchini per assistere allo spettacolo circense e dopo aver visto i primi numeri, in cui apparivano sempre bambini, così se ne uscì: "S'aveva veda' le quatréle me stave a la casa ma' (Se dovevo vedere i bimbi mi stavo a casa mia).

Romano sicuramente conosceva questa storiella e certamente sapeva anche che il suo papà era uno dei pochi istruiti in paese, come lo divenne ancor di più Lui, che diventato geometra, si trasferì nelle Marche, ove mise su felicemente famiglia, e se ricordo bene anche un'impresa edile di costruzioni.

Ed a proposito di case, probabilmente la casa di famiglia in cui Egli tornava d'estate, ristrutturata, posta vicino la chiesa di San Giuseppe, nell'angolo più fotografato dall'avvento dei social a San Salvo, che i sansalvesi anziani chiamano a Trapenarélle, soprannome di una persona che abitava nella stessa via, potrebbe avere anche una valenza storica antica di primo piano per la nostra San Salvo. Ho scovato tra quei pochi articoli che ha scritto mio padre per un giornalino locale, qualcosa di interessante ed estremamente significativo, che potrete leggere cliccando qui.

Nell'esprimere il mio grande dispiacere per la dipartita del caro Romano, porgo alla gentile signora Maria Graziella, al figlio Marco ed a tutta la Sua famiglia, le più sentite condoglianze a nome mio, degli amici anziani sansalvesi e degli amici del sito amatoriale www.sansalvoantica.it.

Ciao Romano.

Fernando Sparvieri

1° Settembre 2021










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