Ciao Franco
(In ricordo di Franco Tamburro)
di Fernando Sparvieri
Sono rimasto sconvolto dalla improvvisa dipartita di Franco,
con il quale avevo scambiato qualche parola, solo pochi giorni
fa sulla battigia.
Lui mi chiamava da sempre,"maestro", anche se io non lo sono.
Nutriva per me una stima incommensurabile, naturalmente
ricambiata.
Lo conoscevo da cinquant'anni, quando mi prestava la sua
chitarra elettrica Fender Telecaster, che pochi si potevano
permettere all'epoca.
Ho sempre apprezzato di Franco la sua sensibilità
interpretativa dei brani che eseguiva. La musica gli penetrava
nell'anima sino a raggiungergli il cuore. La sua espressione
del viso nella foto funebre, in cui appare sofferente, in
realtà era il suo modo di essere, quando interpretando una
canzone, si sollevava dal suolo ed entrava in una dimensione
musicale riservata solo a chi ha una grande sensibilità
d'animo.
Ciao Franco. Sei sempre stato un bravo ragazzo.
Mi mancheranno le tue chiacchierate ai confini della
filosofia, e quando mimavi, senza la chitarra, un modo di
interpretare un brano, simulando le note della chitarra con la
voce e con le mani, come se la chitarra fosse lì, a portata di
mano. Ciao Franco. Spero che un giorno che non sta a noi
decidere, di incontrarci in Paradiso e lì suonare e parlare di
musica.
San Salvo, 13 Luglio 2020