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Ogni mondo è paese, ma il mio paese è il mio mondo.
Fernando Sparvieri







Ma chi sarebbero li salvanése

I racconti di Fernando Sparvieri



Un po' di storia locale raccontando personaggi










Aldo Moro
(San Salvo, 5 Dicembre 1966)

di Fernando Sparvieri


La piazza, in sul calar del sole, era già gremita sino all’inverosimile.

Tutta San Salvo era lì, quella sera, in Piazza Municipio, ad attendere l’arrivo di Aldo Moro, Il Presidente del Consiglio, che in quelle ore del tardo pomeriggio già si sapeva essere giù, alla SIV, per l’inaugurazione.

Artigiani, contadini con il collo arso dal sole, mamme e nonne, vestite di nero con fazzolettoni in testa, i pochi negozianti e professionisti del paese, i medici , il farmacista, i maestri elementari, gli operai, gli studenti e studentesse, che erano la modernità, tutti, proprio tutti, quella sera, erano lì, in Piazza Municipio, in trepidante attesa, per tributare il loro omaggio all’On. Aldo Moro, al Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano, la cui venuta rappresentava il suggello alla speranza di una nuova era di progresso, la conferma che il piccolo paese rurale, sino a qualche anno prima dimenticato dal mondo e dagli uomini, era divenuto davvero importante.

Anche il Municipio, per l’occasione, si era vestito a festa. Campeggiava sul suo terrazzo un’enorme luminaria con la scritta SAN SALVO SALUTA IL PRESIDENTE MORO, e centinaia di lampadine bianche adornavano la facciata principale ed il balcone centrale, ove era stata issata l’asta con la bandiera italiana, a testimoniare la sacralità civile dell’evento.

Conferivano alla piazza un’atmosfera di grande celebrazione, un picchetto d’onore militare, schierato alla sinistra dell’ingresso principale del Municipio e decine di drappi tricolori, esposti ai davanzali delle finestre ed alle ringhiere dei balconi.

Tutto era pronto per lo storico evento.

All’improvviso il vocio della piazza salì di tono. Le prime auto del corteo annunciarono che l’atteso momento era arrivato. Uno scrosciante ed interminabile applauso accolse l’arrivo di Aldo Moro in Piazza Municipio, mentre l’auto presidenziale procedeva lentamente tra ali di folla.

L’On Moro, disceso dall’auto, con il volto sorridente e con la famosa voglia bianca sulla ciocca dei capelli, che tutti conoscevano per averla vista sui teleschermi di quelle poche TV in bianco e nero all’epoca esistenti, dopo aver passato in rassegna il picchetto d’onore militare, in un bagno di folla , tra lanci di fiori e confetti, accompagnato dal Sindaco Vitale Artese, che già aveva avuto l’onore di riceverlo in qualità di primo cittadino alla SIV, salì le scale del Municipio, mentre la folla festante continuava ad acclamare il suo nome.

La cerimonia ufficiale nella sala consiliare sancì il connubio tra San Salvo, piccolo paese agricolo, e l’industrializzazione.

Si era fatto ormai buio, ma in quella piazza pareva splendere il sole. Era come se una luce miracolosa, tutta d’un tratto, fosse giunta ad illuminare secoli di antico ed atavico “oscurantismo”.

Fu quella sera che San Salvo capì di poter diventare grande.

Fernando Sparvieri


Un piccolo aneddoto fuori programma

Al termine della cerimonia ufficiale che si tenne in Comune, si racconta che Il Cav. Virgilio Cilli, braccio destro di Artese e tra gli organizzatori della cerimonia, chiese confidenzialmente all’On. Aldo Moro di affacciarsi al balcone principale del Municipio, per un saluto alla popolazione che era in piazza. L’on Moro, che doveva successivamente recarsi a Vasto, ove era in programma un’altra cerimonia con comizio al Politeama Ruzzi, consigliato dai suoi più stretti collaboratori, pare che stesse per declinare l’invito, data l’ora tarda. Alle preghiere ed insistenze del Cav. Cilli , alla fine, Moro accettò l’invito affacciandosi al balcone. Un nuovo grande applauso scrosciante si levò dalla piazza, mentre fuochi d’artificio, di cui era stato l’ideatore il Cav. Cilli, illuminarono il cielo di San Salvo, a conclusione di una giornata memorabile, la prima di una lunga serie che portò quel 19 Marzo 1983, nella ormai ridente cittadina industriale, Sua Santita Papa Giovanni Paolo II, operaio tra gli operai.


Galleria fotografica



Video dell'Istituto Luce

Aldo Moro a San Salvo








I racconti di Fernando Sparvieri

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Un libro sul web

MA CHI SAREBBERO
LI SALVANESE

di Fernando Sparvieri

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I forestieri a San Salvo



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Emilie de Felicìlle 
(Emilio Del Villano)















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